The Art of Play, Ingresso. Foto di Grazia Merelli
The Art of Play, Ingresso. Foto di Grazia Merelli

A Roma l’esperienza immersiva The Art of Play

di Grazia Merelli

Fino al 25 maggio sarà ancora visitabile a Roma The art of Play, l’esperienza immersiva dedicata al gioco in tutte le sue forme.

Già in Museum of Dreamers infatti era molto presente l’elemento ludico, che aveva lo scopo di creare coinvolgimento nei visitatori. Con The Art of Play si è compiuto un passo ulteriore, dal momento che il gioco è il protagonista stesso dell’evento.

Il tema del gioco viene sviluppato in 16 sale molto diverse fra di loro. Ciò che accomuna i vari ambienti è il coinvolgimento suscitato nel visitatore, che è sempre portato ad interagire con ciò che si presenta in ogni sala.

The Art of Play, Hug me. Foto di Grazia Merelli
The Art of Play, Hug me. Foto di Grazia Merelli

In The Art of Play ci sono due personaggi che fungono da protagonisti dell’evento. Il primo è l’orso azzurro Teddy, che è la mascotte dell’evento e richiama uno dei giocattoli più amati dai bambini: l’intramontabile orso di peluche Teddy Bear. Oltre a figurare nel video introduttivo, l’orso di peluche è il protagonista della sala Hug Me, dove orsi rosa e azzurri di tante dimensioni sono pronti ad accogliere i visitatori in un caldo abbraccio.

The Art of Play, Hello Kitty, The Archive. Foto di Grazia Merelli
The Art of Play, Hello Kitty, The Archive. Foto di Grazia Merelli
The Art of Play, Hello Kitty world. Mirrorballs nella sala del Karaoke. Foto di Grazia Merelli
The Art of Play, Hello Kitty world. Mirrorballs nella sala del Karaoke. Foto di Grazia Merelli

Il secondo personaggio è invece Hello Kitty, ospite d’onore dell’evento. Personaggio ideato negli anni settanta dalla Sanrio, la dolce gattina è un personaggio amato dalle bambine di ieri e di oggi. L’area dedicata a Hello Kitty s’incontra verso la fine della mostra, sebbene una grande statua vicino all’entrata ne faccia già presagire la presenza. Fra i tanti omaggi ad Hello Kitty, spiccano la stanza con tanto di karaoke e la collezione con oggetti vintage.

The Art of Play, Piscina con palline. Foto di Grazia Merelli
The Art of Play, Piscina con palline. Foto di Grazia Merelli

Alcuni ambienti di The Art of Play ripropongono elementi ludici ormai consueti nelle esperienze immersive, come i palloncini o la vasca con palline. Tuttavia questi elementi vengono declinati in modo originale. I palloncini mossi dall’aria sono qui collocati in una sala che ricorda un cielo pieno di nuvole e sono di tanti colori diversi. L’immancabile vasca con palline si presenta invece come la piscina di una casa delle bambole in scala gigante. Gli ambienti della casa sono delineati con cura e l’installazione è pervasa da un’atmosfera piacevole e rilassante.

The Art of Play, Live in color. Foto di Grazia Merelli
The Art of Play, Live in color. Foto di Grazia Merelli

Un ambiente molto particolare è la sala Live in Color, dove le persone che entrano possono colorare le pareti e il pavimento della stanza con il loro tocco. Si sfruttano qui le nuove tecnologie e le potenzialità del digitale per creare effetti coinvolgenti.

The Art of Play, Play Icons. Foto di Grazia Merelli
The Art of Play, Play Icons. Foto di Grazia Merelli
The Art of Play, Play Icons, Monopoli. Foto di Grazia Merelli
The Art of Play, Play Icons, Monopoli. Foto di Grazia Merelli

Alcune sale invece portano il visitatore a fare un tuffo nel passato. Particolarmente suggestiva è Play Icons, che celebra alcuni giochi iconici. All’interno di alcune vetrine, accompagnate da didascalie chiare e sintetiche, ci sono infatti giocattoli come l’orsetto Teddy Bear, i Lego, delle Barbie, Pinocchio e il Cubo di Rubik. Spicca fra tutto il Monopoli con le banconote ancora in lire. Su una parete sono presenti anche le riproduzioni delle vecchie pubblicità, mentre un video spiega brevemente l’evoluzione dei giocattoli. La sala strizza l’occhio ai collezionisti di giocattoli vintage, un pubblico in crescente aumento. Anche qui è presente comunque un elemento interattivo per i più piccoli: si tratta di giocattoli nascosti da indovinare attraverso il tatto.

The Art of Play, Arcade, Postazioni videogiochi. Foto di Grazia Merelli
The Art of Play, Arcade, Postazioni videogiochi. Foto di Grazia Merelli
The Art of Play, Arcade, Pac-Man. Foto di Grazia Merelli
The Art of Play, Arcade, Pac-Man. Foto di Grazia Merelli

La rievocazione del passato è alla base anche del vasto spazio con videogiochi arcade. Le numerose postazioni propongono giochi famosi tra cui Pac-Man e Street Fighter 2. Musiche degli anni Ottanta completano l’atmosfera, portando i visitatori indietro nel tempo.

The Art of Play, Play More, Tris e Dama. Foto di Grazia Merelli
The Art of Play, Play More, Tris e Dama. Foto di Grazia Merelli

Tra le tante sale interessanti c’è infine quella con i giochi di società in forma gigante, fra cui dama, tris, scacchi, twister. Sul pavimento compare un gioco di percorso. L’ambiente è ricco di colori e suggestioni.  Questa sala mostra che certi giochi non passano mai di moda e uniscono più generazioni.

The Art of Play, Play More, Scacchiera gigante. Foto di Grazia Merelli
The Art of Play, Play More, Scacchiera gigante. Foto di Grazia Merelli

Del resto l’obbiettivo di The Art of Play è proprio quello di celebrare il gioco a 360 gradi: dall’interazione attraverso l’attività ludica alla contemplazione dei giochi del passato. Il risultato è un’esperienza immersiva originale e coinvolgente.

The Art of Play

Pratibus District, Viale Angelico 52, Roma

Lun-Ven 11.00 – 20.00

Sab 11.00 – 20.00

Dom 10.00 – 20.00

Prezzi da €14.30 a €19.90

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